BORGIO – VEREZZI

ITINERARIO: BORGIO – “SENTIERO DEI CARRI MATTI, CM” – CHIESA SAN MARTINO DI VEREZZI – “SENTIERO CULTURA, SC” – FALESIA E POZZO DELLE CENTO CORDE – CAVA VECCHIA – BORGIO 

Percorso in auto
 (da stazione FF SS di Finale Ligure): si prende la prima uscita a destra della rotonda e si percorre la Strada Statale SS1 (via Aurelia) in direzione Ventimiglia. Si superano la Galleria della Caprazoppa ed il rettilineo tra Finale Ligure e Borgio Verezzi quindi, all’incrocio con semaforo, si entra in paese svoltando a destra e attraversando i binari della ferrovia. Appena superati i binari, si gira nuovamente a destra e si prende “Via Verezzi” procedendo per circa 150 m. A quel punto si abbandona Via Verezzi mantenendosi sulla destra alla curva e si sale la stretta stradina di “Via della Cornice” per oltre 500 m, fino ad incontrare una curva a gomito. Qui si parcheggia. Qualora risultasse difficile trovare posto, dato il pochissimo spazio disponibile, consigliamo di lasciare il proprio veicolo in paese ed effettuare questo ultimo tratto di salita a piedi. 
Lunghezza totale del percorso: 3,6 Km. 

Classificazione: percorso di interesse storico e geologico – livello medio.
Nel suo complesso questo itinerario si sviluppa inizialmente in direzione Nord, quindi vira verso Sud, compiendo un anello panoramico. 


Durata: 2 ore             Lunghezza: 4,4 Km             Dislivello: 222 m
 

SEGNAVIA: “Sentiero Natura – SN” affiancato a tratti da un cerchio vuoto rosso. 

Sentiero ben segnalato, largo ed in salita. 
Si percorrono circa 450 m sulla strada sterrata che diparte dalla curva a gomito di “Via della Cornice” sino ad incontrare un ampio trivio. Si prende la via che sale sulla sinistra (indicata con SN) e si prosegue in direzione del “Sentiero dei Carri Matti” ignorando le altre due strade: la prima delle due deviazioni sulla destra (quella che continua in leggera salita), conduce alle “Arene Candide” e prosegue attraversando la Cava dismessa della Caprazoppa fino a giungere al collegamento per Finalborgo; la seconda, in discesa a destra, porta in breve ad un’altra e piccola vecchia cava dismessa. 
Si inizia quindi un tratto di circa 300 m in salita che offre una bella vista sul mare e sulla riviera ingauna. Sorge un nuovo bivio: si ignora la via a sinistra, dalla quale scenderemo al ritorno, e si prosegue (effettuando la curva a destra) entrando nel “Sentiero dei Carri Matti”. 

SEGNAVIA: “Sentiero Natura – SN” affiancato dall’indicazione “Sentiero dei Carri Matti – CM”. 
Sentiero ben segnalato, facilmente percorribile, primo tratto in salita. 
Il “Sentiero dei Carri Matti” trae il suo nome dal tipo di mezzo a traino, utilizzato per trasportare i blocchi di roccia ricavati dalla coltivazione delle numerose cave che vi sorgevano. 
Il percorso continua sempre in ascesa, fino a raggiungere uno spiazzo munito di tavolini da picnic ormai vittime del tempo. Ignorare le indicazioni per la “Cava Vecchia”, che visiteremo nella seconda parte dell’itinerario. Da questo slargo potrete godere di un bel panorama sul Monte Caprazoppa, i colli circostanti ed il mare. In questa zona è possibile ammirare anche la Pietra di Verezzi, roccia ornata da fossili di organismi marini risalenti al Miocene (fino a 20 milioni d’anni fa circa). 
Si inizia ora lungo tratto boscoso (circa 700 m), che termina il suo percorso presso la Chiesa di San Martino di Verezzi. Evitare il vasto campo di Verezzi che si scorge poco più avanti prendendo la salita ciottolata indicata che vi condurrà direttamente al piazzale della Cappella.
Dal piazzale della Chiesa di San Martino, risalente al 1600 e nata sui ruderi di una Chiesa precedente del 1000 d.C., potrete godere di un bellissimo panorama su tutto il territorio ingauno. È inoltre possibile raggiungere il paese, passando da Borgata Crosa e giungendo in Borgata Piazza. Località che trae il suo nome dalla famosa Piazza Sant’Agostino, ospitante il rinomato festival teatrale nel periodo estivo ed effettuare una sosta nei locali della zona, ammirando il magnifico paesaggio. 
Dalla Chiesa di San Martino di Verezzi, inizia la seconda parte del nostro itinerario. 

SEGNAVIA: “Sentiero Cultura – SC”. 
Sentiero ben segnato, ultimo tratto abbastanza impegnativo, tutto in discesa. 
Affianco al sentiero da cui siamo arrivati (subito a sinistra; fare attenzione e NON seguire nuovamente l’indicazione per il “Sentiero dei Carri Matti”), inizia un nuovo percorso, lungo quasi 1 Km, che discende velocemente la cresta della collina raggiungendo la “Vecchia Cava”. 
Tenersi a sinistra al bivio che subito si incontra. 
Durante questa magnifica discesa panoramica si incontra, deviando di qualche decina di m dal sentiero, la “Falesia delle Cento Corde” sito di arrampicata del Comune di Borgio Verezzi, sulla quale sorge il “Pozzo delle Cento Corde” (F137), una stretta apertura di una più ampia grotta che richiede necessariamente l’uso di attrezzatura per entrarvi. 
Tornati sulla via principale, si raggiunge poco più in basso la Vecchia Cava. Da essa infine, si trova facilmente l’indicazione che ci riporterà al punto di partenza. 
Il metodo di coltivazione della cava, attraverso il quale veniva estratta la pregiata “Pietra di Verezzi”, era a “Cannetta”: esso consisteva nell’isolare un blocco scavando profondi solchi verticali lungo un perimetro prestabilito. Successivamente, all’interno di apposite nicchie realizzate lungo le fratture, veniva sistemata una serie di cunei di legno. Attorno ad essi era collocata una stagna in argilla che, riempita d’acqua, provocava il rigonfiamento del legno e il distacco del masso lungo il piano di taglio. 

SEGNAVIA: “Sentiero Natura – SN” affiancato dall’indicazione “Sentiero dei Carri Matti – CM”. 

Si discende per circa 300 m sino a ritrovare il bivio dal quale abbiamo incominciato la salita sul “Sentiero dei Carri Matti”. Si continua a scendere fino all’ampio trivio iniziale e si prosegue sulla larga sterrata percorsa in principio, fino a tornare al punto da cui siamo partiti.

PUOI SCARICARE LA TRACCIA GPS DELL’ITINERARIO QUI:

(Come scaricare tracce GPS).

FILE.gpx               FILE.tcx

FOTOGALLERY