ITINERARIO: LACREMA’ – BRIC RESEGHE – CAMPOROTONDO –
CA’ CERISOLA – VALLE DEL VACCHE’ – LACREMA’
Percorso in auto (da stazione FF SS di Finale Ligure): si percorre
la Strada Statale SS1 (via Aurelia) in direzione Savona per 1,6 Km, fino al
bivio (poco prima della galleria) con la Strada Provinciale SP8 (via Calvisio).
Proseguire per 1,6 Km fino a raggiungere la stretta deviazione di Vico
Bedina, prima deviazione sulla sinistra subito dopo la chiesa dei Santi
Cornelio e Cipriano di Calvisio. Tenersi inizialmente sulla destra prendendo la
stretta strada in salita fino a giungere alla Vecchia Chiesa sita 400 m oltre.
Qui si potrà parcheggiare.
Classificazione: percorso di interesse storico – livello facile.
Nel suo complesso l’itinerario compie un anello che inizialmente vira da Nordest verso Ovest, quindi da Camporotondo, volge da Est a Sudovest.
Durata: 2 ore e 30 min Lunghezza: 5,7 Km Dislivello: 200 m
SEGNAVIA: quadrato vuoto rosso.
Sentiero ben segnalato e facilmente percorribile, primo tratto in salita.
Partenza dalla piazzetta della Chiesa Vecchia di Calvisio, località Lacremà. La chiesa, più volte ricostruita, in principio doveva essere a tre navate. L’elemento di maggior interesse risulta essere il Campanile risalente ai primi del 1200, uno dei più antichi del Finalese.
Il sentiero inizia sulla destra della strada carrabile che conduce alla chiesa, appena sotto la stessa, costeggiando a sinistra un tipico muretto a secco della Liguria, (circa 250 m).
Costeggiato l’alto muretto, ci si addentra nel caseggiato medioevale di Lacremà, altresì chiamato Calvisio Vecchia.
Si supera il porticato del primo casolare in pietra, tenendosi sulla sinistra e iniziando la salita.
Si prosegue per circa 100 m, superando un secondo portico con una madonnina , mantenendo questa volta la destra al bivio successivo.
Dopo circa 200 m, percorsi tra le fasce di un uliveto, si apre un nuovo incrocio: girando a sinistra si effettua una brevissima deviazione (10 m) che porta ad un antico lavatoio; svoltando a destra si segue la via principale.
A questo punto, lasciandosi alle proprie spalle la località Lacremà, si inizia la vera e propria salita per Camporotondo.
Si consiglia di seguire sempre il quadrato rosso, poiché presenti molte piccole deviazioni.
Superata una serie di curve in salita, tra i ruderi di una zona che in un periodo passato doveva essere abitata e coltivata, si apre un bivio molto importante. Grazie a questo bivio, infatti, è possibile raggiungere Camporotondo tramite due vie: risalendo la curva a gomito a sinistra si passa da zona delle “Conchette” (lunghezza 900 m); proseguendo dritto, invece, si continua l’ascesa del Bric Reseghe (lunghezza 1100 m).
Noi sceglieremo la via per il Bric Reseghe, un sentiero tracciato con un rombo rosso.
SEGNAVIA: rombo rosso.
Sentiero segnalato, facilmente percorribile in falso piano.
A quota 320, sul Bric Reseghe, resistono alle intemperie le rovine di una grande costruzione, molto antica.
Camporotondo è un recinto megalitico, del diametro di circa 150 metri, in pietre, sulla cui datazione permane il mistero. Furono trovati nell’interno del Campo, resti preistorici. Qui, si possono ammirare i ruderi di un era passata, lo Stonehenge di Finale Ligure.
A Ovest di Camporotondo, costeggiando a sinistra l’antica costruzione e svoltando a destra al bivio, si prosegue in direzione di Cà Cerisola e Valle del Vacchè, seguendo momentaneamente un trattosegnato con triangolo rosso con un punto sopra (500 m circa, fate quindi attenzione). Numerosi sono i resti dell’antico villaggio che sorgeva in questa zona; appena ritrovato, seguire sempre il rombo rosso.
Cà Cerisola si trova a quota 300 m, difronte ad esso vi è un vecchio rudere. Si scende quindi in direzione delle numerose cavità e piccole grotte della Valle del Vacchè, allestite a remote abitazioni, tra le quali Casa del Vacchè che risulta essere la più grande.
Inizia la seconda parte della camminata, circa 2 Km all’ombra ed in leggera
discesa.
Lasciandosi alle spalle il primordiale abitato abbandonato, il sentiero si
incunea costeggiando antichi muretti a secco.
Lungo discesa di ritorno, che si ricongiungerà al primo bivio appena usciti da
Lacremà, potrete godere di numerose viste panoramiche sull’abitato di Verzi e
sulla valle finalese di Pia fino al mare.
Dal bivio, continuare la discesa, sino a tornare nell’abitato di Lacremà e alla
piazzetta della Chiesa Vecchia.
PUOI SCARICARE LA TRACCIA GPS DELL’ITINERARIO QUI: