SAN BERNARDINO – CAMPOROTONDO – CALVISIO VECCHIA

ITINERARIO: SAN BERNARDINO – BRIC PIANARELLA – CAMPOROTONDO – CONCHETTE – CALVISIO VECCHIA – SAN BERNARDINO 

Percorso in auto (da stazione FF SS di Finale Ligure): si percorre la strada statale SS1 (via Aurelia) in direzione Savona, svoltando subito a sinistra al primo incrocio (200 m dopo la rotonda della stazione). Si prosegue lungo la SP27 in via Domenico Brunenghi per circa 400 m fino all’incrocio con Via della Pineta (da qui, strada a tratti stretta). Si gira a destra entrando in Via della Pineta e poi in Via Amerigo Vespucci. Dopo 3,5 Km, si giunge allo spiazzo della chiesetta di San Bernardino (Via Giovanni da Verrazzano, a 4,1 Km dal punto di partenza). 

Classificazione: percorso di interesse storico – livello facile. 
Nel suo complesso questo itinerario si sviluppa inizialmente in direzione Nord, fino al Bric Pianarella, poi vira verso Ovest sino a Camporotondo, per continuare da Sudest a Sud giungendo quindi a Calvisio Vecchia. Da qui il percorso volge infine a Sud-Sudovest chiudendo l’anello. Vista la moltitudine di incroci ed i numerosi segnavia da seguire, consigliamo un’attenta visione della mappa. 

Durata: 3 ore             Lunghezza: 8 Km             Dislivello: 250 m 


Prima di iniziare la lunga camminata, consigliamo una visita veloce alla Chiesetta di San Bernardino, che dalla cima del suo colle, domina su tutta Finale Ligure. Si segue la strada asfaltata in salita fino a svoltare a sinistra in prossimità dalla torretta dell’elettricità, risalendo la scalinata che conduce alla Chiesa (circa 300 m di tragitto). Successivamente, si torna al punto di partenza, cioè allo slargo sottostante dove si ha parcheggiato il mezzo. 
Tornati allo spiazzo vicino all’incrocio (con il grande pino al centro), si prende la via asfaltata in salita sulla sinistra dell’imponente albero. Superata una serie di curve, si raggiunge un incrocio: si gira a sinistra e si prende la discesa di “Via Leon Pancaldo” al termine della quale inizia il nostro percorso. 

SEGNAVIA: quadrato rosso. 


Sentiero largo, facilmente percorribile, ben segnalato e in falso piano.
Il percorso si sviluppa verso Nord e, dopo una leggera salita iniziale, la stradina sterrata attraversa la macchia mediterranea dell’Altopiano di San Bernardino. 
Ignorare le deviazioni presenti in questo tratto: continuare a seguire sempre il quadrato rosso. 
Si procede per circa 1,5 Km fino ad incontrare un bivio importante: il sentiero a sinistra NON segnato, conduce in 550 m circa all’osservatorio astronomico preistorico ed al Menhir del Bric Pianarella; la via a destra prosegue verso Camporotondo. Noi prenderemo entrambe le vie. 
Sulla vetta del bric, sorgono i resti di un edificio preistorico con due pilastri alti all’incirca un metro ad indicare i quattro punti cardinali (durante alcuni periodi specifici dell’anno), ed un Menhir dalle cui fessure si può ammirare il Sole all’alba dei solstizi e degli equinozi. 
Dopo la visita all’osservatorio, si ritorna al incrocio precedente e, questa volta, si prende la destra e la si tiene anche ai due incroci successivi (il primo a 300 m, il secondo a circa 650 m). Dopo i due bivi, cambia il segnavia. 

SEGNAVIA: triangolo con sopra un punto rosso, affiancato da un segno rosso verticale. 

Sentiero, ben segnalato, facilmente percorribile e in falso piano. 
La via ora volge verso Ovest in un tratto lungo circa 1,1 Km e a forma di “S” che conduce al vasto prato di Camporotondo. 
Nello specifico, bisognerà prendere la sinistra sia al primo incrocio ( a 300 m), sia al secondo (che si trova appena prima di raggiungere il vasto campo). Raggiungendo il grande prato, emergono sempre più con frequenza resti di vecchie frequentazioni: caseggiati e tipici muretti a secco liguri ormai abbandonati da molto tempo; si arriva infine a Camporotondo. 
Esso costituisce un recinto megalitico, del diametro di circa 150 metri, in pietra, la cui datazione resta un mistero. Nell’interno del Campo sono stati ritrovati alcuni reperti di età preistorica. Questo complesso viene comunemente chiamato lo “Stonehenge di Finale Ligure”. 
Dopo una pausa, si riprende la marcia alla volta di “Calvisio Vecchia”, raggiungibile da Camporotondo tramite due vie: passando dalla zona di “Conchette” o discendendo dal “Bric Reseghe”. Noi abbiamo scelto la prima opzione. Cambia nuovamente il segnavia. 

SEGNAVIA: tre pallini rossi. 

Sentiero segnalato, facilmente percorribile, in discesa. 
Questo tratto di circa 900 m, collega Camporotondo a Calvisio Vecchia ed offre una splendida vista sulla vallata di Calvisio e Finalpia sino al mare e su Verzi e la Rocca di Corno di fronte a noi. 
Come anticipato, dopo un primo tratto nel bosco in falso piano, la via si apre e prosegue in facile discesa. 
Lungo la via si incontrano le Conchette: piccole e lisce distese rocciose leggermente inclinate, che in antichità venivano incise ed usate per incanalare e raccogliere l’acqua piovana. 
Il sentiero volge ora a sud e, poco prima di raggiungere Calvisio Vecchia, cambia ancora il segnavia. In particolare, il sentiero che scende da “Conchette”, termina con una curva a gomito: bisognerà svoltare a destra dopo la curva e continuare a scendere. La via proveniente da Nord, invece, corrisponde al percorso ignorato che porta a Camporotondo passando dal Bric Reseghe, di cui abbiamo parlato in precedenza. 

SEGNAVIA: quadrato vuoto rosso. 

Sentiero ben segnalato, facilmente percorribile, in discesa. 
Si continua la discesa sino ad arrivare in breve all’abitato di Calvisio Vecchia. Appena prima di entrare nel caseggiato medioevale di Lacremà (Calvisio Vecchia in dialetto), è possibile effettuare una deviazione (10 m) sulla destra, per ammirare un antico lavatoio nei pressi di un uliveto. 
Successivamente si attraversa Lacremà passando sotto due porticati e si raggiunge la Vecchia Chiesa dei Santi Cornelio e Cipriano: la chiesa, più volte ricostruita, in principio doveva essere a tre navate. L’elemento di maggior interesse risulta essere il Campanile risalente ai primi del 1200, uno dei più antichi del Finalese. 
Oltre la Chiesa, si abbandona la sterrata da cui siamo arrivati prendendo il sentiero sulla destra, in direzione della fonte del “Rio Ruggetta”. Qui cambia il segnavia. 

SEGNAVIA: triangolo con sopra un punto rosso, affiancato da un segno rosso verticale. 


Sentiero in salita, segnalato e percorribile. 
Si inizia un’ascesa lunga 600 m circa, abbastanza agevole, dalla quale si può godere ancora una volta di una splendida vista sulla vallata di Pia ed il mare, costeggiando le belle pareti carsiche del Monte Tolla (325 m s.l.m.), poco oltre le quali si raggiunge il Rio Ruggetta. Si attraversa il fiumiciattolo e si prosegue prendendo la salita sempre in direzione Sud, seguendo un ultimo segnavia. 

SEGNAVIA: segno giallo. 

Sentiero segnalato e facilmente percorribile. 
Quest’ultimo tratto si sviluppa nuovamente in falso piano, costeggiando alcuni tipici muretti a secco liguri. Si ignora la via in discesa sulla sinistra che subito si incontra. 
Alla fine del breve tragitto si ritrovano le villette di San Bernardino e, appena prima di raggiungerle, bisogna tenere la destra all’ultimo bivio. Oltre il bivio finale, il percorso termina ritornando sull’asfaltata. 

Si prosegue sulla destra e si continua dritto sino a raggiungere, dopo circa 300 m, l’incrocio col grande albero, dove abbiamo parcheggiato. 

PUOI SCARICARE LA TRACCIA GPS DELL’ITINERARIO QUI:

(Come scaricare tracce GPS).

FILE.gpx               FILE.tcx

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