ITINERARIO: VEZZI PORTIO – ROCCHE BIANCHE
Percorso in auto (da stazione FF SS di Finale Ligure): si percorre
la strada statale SS1 (via Aurelia) in direzione Savona fino al bivio (poco
prima della galleria) con la strada provinciale SP8 (via Calvisio). Si risale
lungo le sponde del fiume Sciusa superando Calvisio, il bivio per la località
di Verzi ed il ponte per Boragni ed Orco Feglino, fino a raggiungere al grande
incrocio per il Comune di Vezzi Portio (600 m dopo il ponticello). Si prende
quindi la SP8 BIS svoltando a destra e si risale lungo “Via Portio” per 3,4 Km
fino a giungere al grande bivio di Vezzi/Voze in corrispondenza del quale sorge
la Cappelletta di Santa Libera. Si sceglie la sinistra e si prosegue per 300 m,
poi si gira ancora a sinistra entrando in Via San Giorgio. Si attraversa il
Paese fino a raggiungere il palazzo del Comune quindi, appena oltre, inizia una
stradina in salita sulla destra. La si percorre per circa 500 m fin quando
permane l’asfalto, poi si parcheggia (negli spiazzi presenti ai lati della
carrabile). Lungo gran parte del tratto è in ogni caso presente la segnaletica
di indicazione per le “Rocche Bianche”
Lunghezza totale del tragitto: 11,4 Km.
Classificazione: percorso di interesse storico e naturalistico – livello
medio/facile.
L’itinerario si sviluppa nella sua interezza lungo una larga e carrabile
sterrata da noi percorsa a piedi. Percorso tutto in salita, lungo il quale è
quasi sempre possibile ammirare un bel panorama sul Vadese ed il Savonese, su
tutto l’entroterra Finalese (in lontananza si può scorgere anche l’imponente
Monte Carmo di Pietra Ligure e Loano)
Durata: 2 ore e 30 min Lunghezza:
7,5 Km Dislivello: 228 m
SEGNAVIA: cerchio vuoto rosso con segno orizzontale al suo interno; a tratti,
affiancato dal segnavia AV “Alta Via Golfo dell’Isola” due segni orizzontali,
uno blu e l’altro verde.
Sentiero largo, facilmente percorribile, in facile salita.
Dallo spiazzo di partenza, si percorrono poco più di 900 m lungo l’ampia
sterrata per raggiungere un grande bivio: si mantiene la destra e si
continua l’ascesa. Dopo altri 200 m, sorge un nuovo incrocio: questa volta si
ignora la destra e si prosegue sempre sulla larga carrabile.
(Appena oltre questa seconda deviazione, si incontra un sentiero segnato
con due quadrati vuoti rossi che risale velocemente il crestino del colle
adiacente alla sterrata, noi però abbiamo preferito evitarlo per mantenerci sul
sentiero principale. Entrambe le vie, si ricollegano comunque
successivamente).
Inizia ora un tratto di circa 450 m lungo il quale si incontra un vasto prato
verde utilizzato spesso come area pic-nic. Poi sorge un terzo incrocio: questa
volta si abbonda la sterrata svoltando a destra, si effettua una “S” girando
subito dopo a sinistra e si attraversa (facendo attenzione) la strada asfaltata
per ritrovare la via sterrata. Qui cambia il segnavia.
SEGNAVIA: due quadrati vuoti rossi.
Sentiero largo, facilmente percorribile, in facile salita.
Si percorre adesso un pezzo di circa 400 m, oltre il quale sorge un grande
trivio: si sceglie la prima via a sinistra e si prosegue. Qui si perde il
segnavia, ma basterà continuare su questa sterrata per non sbagliare.
Sentiero NON segnato, facilmente percorribile, in facile
salita.
Dopo il trivio inizia un lungo tratto (1,2 Km circa) che attraversa dapprima il
fitto bosco ed in seguito ampi prati collinari verdi, per poi terminare in un
nuovo bivio sito in prossimità di un grosso caseggiato.
A quest’ultimo incrocio si mantiene la sinistra e si procede per 500 m fino a
raggiungere la famosa località delle “Rocche Bianche” o “Gianche” in
dialetto.
Da qui, potrete godere di una vista spettacolare su tutto l’entroterra
finalese.
Le Rocche Bianche furono sede di uno storico scontro tra Partigiani e truppe
tedesche nel Novembre del 1944 durante il quale, alcuni di loro persero la
vita. Ad essi è dedicato il monumento ai caduti presente in loco.
Percorrere a ritroso tutto il tragitto fatto per tornare al punto dal quale siamo
partiti.
PUOI SCARICARE LA TRACCIA GPS DELL’ITINERARIO QUI: