FINALBORGO – VIA DEL PURCHIN

ITINERARIO: FINALBORGO – PERTI ALTO – CIANASSI – PERTI ALTO – FINALBORGO

Percorso in auto (da stazione FF SS di Finale Ligure): si prende la prima uscita a destra, in direzione Ventimiglia. Si percorre la strada statale SS1 (via Aurelia) per 350 m, quindi si svolta a destra per immettersi nella Strada Provinciale SP490 e la si percorre fino a raggiungere la rotonda di Finalborgo. Si prende la prima uscita e, superato il tratto in discesa ed il ponte sul fiume Pora, si gira a destra fino a giungere in Piazza Porta Testa di Finalborgo.  

Lunghezza del tragitto: 2,3 Km. 


Classificazione: percorso di particolare interesse storico – livello medio/facile.

Nel suo complesso questo itinerario si sviluppa ad anello permettendoci di visitare interamente la Rocca di Perti.

Ove fosse necessario, per ulteriori informazioni riguardanti questo percorso, vi invitiamo a consultare il sito “www.caifinaleligure.it” o la pagina Facebook ufficiale della Sezione Finalese: Cai Finale Ligure. Ringraziamo la Sezione CAI di Finale per la realizzazione e per il costante impegno nella manutenzione del percorso.

Durata: 3 ore circa             Lunghezza: 7,5 Km             Dislivello: 270 m

SEGNAVIA: un pallino rosso fiancheggiato da un segno a bande rossa/bianca/rossa con scritta VP (Via del Purchin). 

Sentiero facilmente percorribile e ben segnalato. 
Partendo da “Piazza del Tribunale”, inizia la salita verso i castelli San Giovanni e Govone lungo la “strada Beretta” (o “strada della Regina”), costruita nel 1666 per mettere in comunicazione diretta Finale con i domini spagnoli nella valle del Po. 
A 400 metri circa dall’inizio del percorso si oltrepassa la Porta Mezzaluna, una delle quattro antiche porte del Borgo, attraverso la quale la strada entrava nella cinta delle mura. Ai lati del sentiero potrete ammirare i maestosi spalti di Castel San Giovanni sui quali erano installate anticamente batterie di cannoni. 
Dallo spiazzo della fortezza potrete soffermarvi ad ammirare la vista sul magnifico Borgo di Finale, uno dei “borghi più belli d’Italia”. 
Ripreso il tragitto, continuando l’ascesa lungo la dorsale del monte “Becchignolo”, si giunge ad un bivio: tenendosi sulla destra, si terminerà nell’abitato di Perti dopo un lungo tratto rettilineo in falso piano (circa 500 m), continuando sulla “Via del Purchin” e strada Beretta; svoltando a sinistra, invece, arriverete, in circa 200 m, alla seconda fortezza, il Castel Govone. Noi consigliamo questa breve deviazione, dalla quale poi fra l’altro si potrà ricollegarsi direttamente al percorso principale prendendo una viuzza secondaria. 
È possibile visitare i castelli solamente attraverso visite guidate organizzate dall’associazione finalborghese “Centro Storico di Finale”. 
Lasciandosi alle spalle il Castel Govone, si gira a sinistra al bivio che subito si aprirà d’innanzi a voi. In questo modo raggiungerete Perti, immettendovi nuovamente nella strada Beretta in direzione Nord (sinistra). 
Giunti nello spiazzo dell’abitato di Perti, potrete abbeverarvi alla fontanella e ammirare la chiesa di Perti dedicata a San Eusebio. 

SEGNAVIA: segno a bande rossa/bianca/rossa con scritta VP (Via del Purchin). 

Percorso ben segnalato e ben percorribile, inizialmente in ripida salita. 
Dalla piazzetta della Chiesa di San Eusebio, subito sulla sinistra, tra i monumenti dedicati ai partigiani ed ai caduti della guerra, attraverso un magnifico porticato abbellito da bellissimi germogli di Campanula Isophylla, parte il sentiero che, in ripida salita (800 m circa), ci porta in 30 minuti all’antica Cava in pietra del Finale della Rocca di Perti. 
Superare la cava, fiancheggiandola sulla destra, e continuare l’ascesa della Rocca. Numerose sono le vie di scalata situate lungo le pareti che si costeggiano in questo tratto in salita, e numerosi sono i punti panoramici dai quali è possibile ammirare la frazione di Gorra e la vallata di Perti. Superata la famosa “pancia dell’elefante” (visibile alla propri destra, nella parete sottostante al sentiero, circa 300m oltre la cava), il sentiero prosegue lungo un tratto boscoso ed ombreggiato, fino ad incontrare un primo crocevia (150 m dopo) al quale si ci dovrà tenere sulla sinistra, seguendo sempre lo stesso segnavia. Arrivati ad un secondo incrocio poco oltre il primo, si prosegue dritto. Il sentiero giunge in 20 minuti circa al Bric della Croce, la vetta della Rocca di Perti (398 m). 
Mantenersi sulla sinistra ad un terzo bivio, dove inizia l’ultima salita sino alla vetta. Questo tratto (e fino a località Cianassi), è segnato anche con tre pallini rossi. Appena prima di sopraggiungere alla Croce, si potranno osservare i resti del Villaggio delle Anime di età Neolitica.
Dalla croce dell’omonimo Bric, si può godere di un magnifico panorama: a sinistra, la Rocca dell’Orera e la Caprazzoppa; di fronte, la frazione di Gorra; a destra, la vallata del Comune di Calice Ligure. 
Appena oltre la Croce, inizia una discesa che in circa 30 minuti porta ai Cianassi, lo spiazzo dove termina la SP17. 
Nel discendere dalla Rocca di Perti, è possibile ammirare ancora i resti dell’antico Villaggio delle Anime, che ivi vi sorgeva 8000 anni or sono. Più avanti si incontrerà il “Grottino del Bric della Croce” e la parete della falesia dall’omonimo nome, meta di numerosi climbers. 
Mantenendosi lungo la via principale, continuando a scendere ed evitando possibili deviazioni, si arriva poco dopo al grande spiazzo della località “Cianassi” ove potrete trovare ristoro alla fontanella. 
Percorrere circa 1,9 Km tenendosi sul ciglio della stretta SP17, superando in serie: Contrada Case Valle, la Cappelletta di San Benedetto (spesso confusa con la Chiesa di San Bernardo), fino a trovare la deviazione che conduce alla Chiesa di Nostra Signora di Loreto, conosciuta comunemente come Chiesa dei cinque Campanili. 
Dopo la visita alla Cappella, si continua lungo il sentierino che fiancheggia la strada e si inizia l’ultima parte del percorso. Questo tratto di circa 1,5 Km attraversa i caseggiati di località “Sottoripa” e prosegue sulla “Via Romana”: l’antico sentiero che termina ritornando nel Borgo storico in corrispondenza del vecchio lavatoio finalborghese. Si oltrepassa la  “Porta Romana”, dalla quale prende il nome il tragitto appena fatto e si ritorna in “Piazza del Tribunale” da dove siamo partiti.

PUOI SCARICARE LA TRACCIA GPS DELL’ITINERARIO QUI:

(Come scaricare tracce GPS).

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