ITINERARIO: VERZI DI LOANO – PIAN DELLE BOSSE – BRIC PRATELLO – NEVIERE – VETTA
DEL MONTE CARMO – SENTIERO IN CRESTA – PIAN DELLE BOSSE
Percorso in auto (da rotonda Centrale di Loano): si prende l’uscita
della rotonda in direzione Savona. Si procede lungo la SS1 (via Aurelia) per
circa 350 m, fino a raggiungere un incrocio. Si svolta a sinistra e si continua
verso Verzi di Loano percorrendo Via Bulasce per 1,4 Km. Si oltrepassa quindi
il cavalcavia dell’autostrada e si gira a destra entrando in Via Meceti.
Continuare lungo la strada intrapresa e superare “Borgata Case” di Verzi di
Loano, qui svoltare a sinistra al bivio ed entrare in “Borgata Borgarino”. Poco
oltre si giunge a “Borgata Chiesa”; lasciarsi la Chiesa sulla destra svoltando
a destra al bivio in salita che si incontra. La strada ora si restringe molto e
risale velocemente per 4 Km circa, terminando il suo cammino in un grande
spiazzo (località Castagnabanca, 600 m.s.l.m) adibito a parcheggio. Lunghezza
totale del percorso: 8,5 Km.
Classificazione: sentiero di particolare interesse naturalistico – livello
alto.
Nel suo complesso l’itinerario si sviluppa in direzione Nordovest-Sudest
compiendo un anello.
Durata: 4 ore e 30 min Lunghezza:
7 Km Dislivello: 789 m
SEGNAVIA: due quadrati rossi.
Sentiero ben segnalato, molto impegnativo, in ripida salita (fare
particolare attenzione al dislivello).
Dallo spiazzo di partenza, si prende la stradina sterrata segnata a tratti anche
con cartellonistica e si comincia la salita che, in circa mezz’ora, porta al
rifugio di Pian delle Bosse, tappa dell’Alta Via dei Monti Liguri.
Durante la risalita, seguendo il segnavia per oltre 1 Km, si oltrepassa un
piccolo ponticello di legno e, poco oltre si giunge al luogo di riparo. Qui si
può effettuare una prima breve sosta.
Il rifugio di Pian delle Bosse, sito a 841 m.s.l.m, dispone di: numerosi posti
letto, elettricità, servizi igienici e zona di ristoro. Aperto tutto l’anno, è
possibile prenotare la sosta telefonando al numero: 019 671790.
Da qui, inoltre, dipartono numerose diramazioni che costituiscono la base
naturale di più escursioni.
Alle spalle del rifugio, iniziano due sentieri che portano entrambi, in circa 2
ore, alla Vetta del Monte Carmo: il primo, segnato con un triangolo rosso, che
aggira il Monte Carmo passando per il “giogo di Giustenice”. Il secondo,
segnato con due quadrati rossi, risale direttamente passando per la
Cresta.
A chi dovesse soffrire di vertigini o sentirsi suggestionato dalle altezze,
consigliamo di raggiungere la meta scegliendo il sentiero in Cresta (così da
non doverlo affrontare in discesa); a quanti preferissero godersi il panorama,
suggeriamo di fare il percorso a senso inverso. Noi abbiamo scelto questa
seconda opzione.
SEGNAVIA: triangolo rosso.
Sentiero ben segnalato, molto impegnativo, in ripida salita.
Dopo aver camminato per un breve tratto seguendo i due segnavia affiancati
l’uno all’altro, si giunge al bivio che separa le due strade: tenersi sulla
destra e continuare la ripida salita.
Dopo 400 m percorsi nel fitto bosco, si apre il Bric Pratello (909 m.s.l.m)
primo punto panoramico dell’itinerario, dal quale potrete godere di una
splendida vista sulle montagne circostanti sino al mare.
Ritornando sul sentiero, continua la salita e, poco oltre, a quota 1000 m,
sorgono le Neviere.
Le Neviere, erano semplici buche pressoché circolari nel terreno, del diametro
di 5-10 m e profonde 4-5 m, la cui funzione principale era quella di formare e
preservare il ghiaccio per uso alimentare prima dell’esistenza del frigorifero.
Poste in zone ombreggiate al riparo dalla calura estiva, erano utilizzate per
tutta la stagione. Le prime Neviere risalgono all’età del Bronzo, quelle sul
Monte Carmo ai primi del 1600.
Proseguendo oltre le antiche ghiacciaie, mantenersi sulla sinistra al bivio
seguente e proseguire.
Si giunge così a quota 1200 ed il sentiero, da Nordovest, vira in direzione
Sudovest, entrando nel percorso dell’Alta Via dei Monti Liguri (segnavia: fascia
rossa-bianca-rossa con scritta “AV”). Qui è possibile effettuare una
seconda sosta per rifiatare.
Dopo circa 150 m, si incontra un trivio ben indicato, le cui strade conducono
tutte alla vetta: prendendo la via a sinistra verso Sudest, si continua sul
“Sentiero delle Scalette”; a destra, in direzione Sudovest, si procede sul
“Sentiero dei Cinque”; dopo aver percorso circa 10 m sul “Sentiero delle
Scalette”, inerpicandosi nella folta vegetazione, si trova una deviazione
seminascosta sulla destra, da cui inizia la via più impegnativa e più diretta
delle tre, il “Sentiero dei Falchi” (consigliata solamente
agli esperti).
Noi abbiamo scelto di proseguire lungo il “Sentiero delle Scalette”.
Il percorso si sviluppa inizialmente con una serie di scalini (da cui il suo
nome) e continua in leggera salita. Infine, dopo circa 600 m, si esce dal
tratto boscoso e si apre a destra l’ultimo tratto in ripida salita che conduce
alla vetta del Monte Carmo a 1389 m.s.l.m.
Sulla sommità del monte si trova una grande Croce dalla quale è possibile
godere di uno dei panorami in assoluto più spettacolari della Liguria. Dalla
vetta che domina sul Pietrese, sul Loanese e sulla Val Bormida, è possibile
scorgere nelle giornate di Sole e cielo limpido la Toscana ad Est, la punta
della Corsica a Sud ed il confine con la Francia ad Ovest. Qui consigliamo
un’altra pausa prima di riprendere la marcia.
Inizia la seconda fase del nostro itinerario, tutta in ripida discesa, che,
passando per il “Sentiero in Cresta”, riporta al Rifugio di Pian delle Bosse ed
allo spiazzo di parcheggio.
(A quota 1315 m.s.l.m vi è un secondo rifugio, “Amici del Carmo”, riservato
solamente all’associazione di riferimento).
Dopo una breve salita inizia il percorso in cresta che, restringendosi molto in
alcuni tratti, è consigliato solamente ai più coraggiosi.
SEGNAVIA: due quadrati rossi.
Sentiero stretto, in forte discesa, molto impegnativo.
Questo tratto segnato con due pallini rossi, che discende molto rapidamente il
crinale, è molto suggestivo ed impegnativo per tanto si suggerisce di prestare
particolare attenzione per tutta la durata del tragitto.
Più o meno in mezz’ora si abbandona la cresta e si rientra nel bosco, (a quota
1000 m circa) virando ad Est. Percorsi altri 400 m, si ritrova il Rifugio di
Pian delle Bosse e da esso si continua a scendere verso lo spiazzo di
Castagnabanca, dove abbiamo parcheggiato.
Inoltre…
Come detto precedentemente, dal Rifugio di Pian delle Bosse dipartono numerose
diramazioni che costituiscono la base naturale di più escursioni. È possibile,
infatti, raggiungere la Vetta del Monte Carmo attraverso un altro percorso non
ancora descritto: il “Sentiero degli Ometti”.
Questa via risulta essere molto più impegnativa di quella precedentemente
spiegata, per tanto è consigliata solamente ai più tenaci.
Percorsi circa 500m sul “Sentiero delle Terre Alte”, (tratta dell’Alta Via dei
Monti Liguri), si incontra un bivio indicato: a sinistra si continua verso la
Rocca dell’Avio, zona molto frequentata dagli scalatori; verso destra si prende
il “Sentiero degli Ometti”. Noi, ovviamente, sceglieremo la seconda
opzione.
Dalla deviazione per il “Sentiero degli Ometti” il tragitto NON risulta più
segnato ma, per non perdersi, basterà seguire i mucchi ordinati di pietre
posizionati a distanze brevi e regolari l’uno dall’altro.
Il sentiero si suddivide essenzialmente in due fasi: la prima, molto semplice,
si sviluppa per circa 800 m in leggera salita, passando da quota 850 a quota
950m.s.l.m. La seconda è, invece, in forte ascesa. Tanto è vero che sarà a
tratti necessario arrampicarsi per raggiungere il rifugio “Amici del Carmo” a
quota 1315 m. Dal rifugio si raggiunge facilmente alla Vetta del monte (1389
m).
PUOI SCARICARE LA TRACCIA GPS DELL’ITINERARIO QUI: