I CRINALI DELLA VALLE SCIUSA

Lunghezza: 35Km      Dislivello: circa 1100m          Livello: Impegnativo

Questo giro si svolge all’incirca lungo lo spartiacque del bacino idrografico del Torrente Sciusa, la valle alle spalle di Finalpia; non volendo strafare con i dislivelli non l’ho pensato fino alla parte più alta di questo “crinale” ma rimanendo con la massima altitudine nella zona di Vezzi Portio, con la possibilità di tornare indietro in numerosi punti attraverso la strada asfaltata che si incrocia varie volte.
Partendo dalla stazione di Finale Ligure Marina si imbocca Via Brunenghi e appena prima della stazione dei Carabinieri si svolta a destra e si risale “Via della Pineta” fino a raggiungere San Bernardino, località che si trova su uno dei tre altipiani del finalese.
Alle spalle del complesso condominiale, nel punto più elevato, parte un sentiero (ormai una larga strada per i taglialegna) che attraversa tutto l’altopiano in direzione nord: ne percorriamo una parte per poi deviare dalla via usuale di chi fa trekking, per aggirare il Bric Pianarella. Tornati sul percorso principale passeremo di fianco ad un presepe allestito nelle rocce e, subito dopo, svolteremo a sinistra per scendere fino alla base delle pareti di arrampicata di Monte Cucco. 
Da qui si ritorna sull’asfalto e si raggiungono le prime case di Orco (fraz. di Orco Feglino), si svolta a sinistra in un tornante e si sale successivamente a destra nei pressi dell’area dove si svolgono le sagre locali. Poco dopo inizierà una strada sterrata che lasceremo dopo circa un chilometro per svoltare a destra e fare una lunga discesa (alcuni tratti sono un po’ più ripidi e sconnessi) fino al Rio Barelli, sotto l’abitato di Vezzi San Filippo. Attraversato il torrentello si sale, si passa a fianco di una chiesetta rurale e si arriva di nuovo all’asfalto. Percorse poche centinaia di metri si sale a destra (indicazioni per il cimitero) e si ritorna a calcare la terra. Dopo un paio di chilometri ci si immette in una larga carrareccia sterrata e si ritorna a salire un po’. All’incrocio andremo a sinistra e dopo duecento metri svoltiamo a destra. Nei pressi di un grande traliccio passiamo di fianco ad una catena e iniziamo a percorrere un sentiero che dopo una breve salita ci farà scendere fino quasi alla zona residenziale chiamata Villaggio Vilmar. Arrivati alla strada sterrata giriamo a destra ed arriveremo sulla strada asfaltata che in discesa ci porterà prima al municipio di Vezzi Portio in località Magnone e poi all’incrocio sottostante. 
Da questo, gireremo verso destra e dopo duecento metri, svolteremo a sinistra all’incrocio dove si trova la chiesetta di Santa Libera. 
Ancora cento metri e di nuovo a destra, direzione Sud. Dopo un breve tratto asfaltato percorriamo una sterrata che ci porta fino ad un belvedere dove ammireremo il mare ed il paesaggio. 
Da qui un sentierino sul crinale est ci permette di percorrere un tratto della prova n°6 “Andrassa” dell’EWS (mondiale di enduro): ci sono un po’ di rocce all’inizio, ma non bisogna spaventarsi. Ad un certo punto ci sarà una svolta a destra e quel tratto sarà molto impegnativo: c’è una ripida discesa di pochi metri e poi si ritorna a pedalare tranquillamente. 
Arrivati su dei vasti prati si ricomincia a salire per raggiungere la strada principale sull’altopiano delle Mànie. Dirigendoci verso ovest lo attraverseremo tutto (ci sono numerose possibilità di svago su sentieri oppure si percorre semplicemente la strada asfaltata) ed arrivati in località Briga faremo un altro sentiero in discesa abbastanza tecnico nella prima parte, per poi raggiungere località Monte (si trova sopra al porto di Finale). Da qui un ultimo tratto di sentieri in discesa ci farà raggiungere Finalpia, da dove ritorneremo alla stazione ferroviaria percorrendo con attenzione la Via Aurelia.

Tracce GPS

File.gpx       

File.tcx

– File.kml

(Come scaricare tracce GPS)

Fonte: “Sergio Gioask Ascheri”