ITINERARIO: VERZI – VIA JULIA AUGUSTA – GROTTA DELLE FATE
Percorso in auto (da stazione FF SS di Finale Ligure): si percorre
la Strada Statale SS1 (via Aurelia) in direzione Savona per 1,6 Km, fino al
bivio (poco prima della galleria) con la Strada Provinciale SP8 (via Calvisio).
Proseguire per 2,3 Km lungo la Strada Provinciale SP8 fino al ponticello per
località Verzi (3,5 Km dalla stazione). Risalire la stretta Strada per Verzi
fino all’incrocio con la mulattiera (strada sterrata), che verrà percorsa per
circa 500 metri fino a raggiungere uno spiazzo in cui è possibile
parcheggiare.
Lunghezza totale del tragitto: 5,3 Km.
Classificazione: percorso di interesse geologico – livello facile.
Durata: 40 minuti Lunghezza: 1000 m Dislivello: 85 m
SEGNAVIA: segno arancione.
Sentiero segnalato, percorribile.
Il sentiero sorge poco prima di sopraggiungere al “Ponte delle Fate”, primo dei Cinque Ponti Romani della Via Julia Augusta. Il nome del ponte deriva proprio dalla omonima grotta.
Abbandonare la carrabile Via Julia Augusta 30 m prima di arrivare al Primo Ponte, prendendo la via sulla destra che, con una ripida ascesa, conduce all’entrata dell’Arma. Durante la risalita, si incontrerà un solo incrocio: qui si proseguirà lungo il sentiero, ignorando la deviazione. Oltre, la strada si manterrà sempre vicino alle pareti e, superato un tratto lungo il quale sono disseminate svariate piante di Pungitopo, si giunge all’entrata della grotta.
L’ingresso della Grotta delle Fate, è preceduto da un grande antro profondo
circa 10 m in fondo al quale, si trova il cunicolo che porta alle quattro sale
interne dell’arma, riempite dalle frane delle volte che crollarono in tempi
remoti.
Lo sviluppo complessivo della grotta è di approssimativamente 300 m.
In alcuni tratti, il passaggio si restringe molto, tanto da obbligare chi la
percorre a strisciare a mo’ di soldato. Consigliamo per tanto, l’uso di
abbigliamento e di attrezzatura adeguata.
Superata la Sala Kennedy, è possibile incunearsi in un passaggio molto stretto
oltre il quale termina la grotta con una Sala minore. Numerose sono le
concrezioni carsiche presenti con alcuni esempi rilevanti di stalattiti e
stalagmiti.
Moltissimi furono i reperti ritrovati all’interno di quest’arma: dai resti di
“Ursus Spelaeus”, a resti di rinoceronti e pantere, fino a quelli di uomo di
Neanderthal.
Percorrere a ritroso il tragitto fatto per tornare allo spiazzo di partenza.
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