Finalpia si dispone in parte sul lungomare, in parte lungo la valle del Rio Sciusa, dove il rione si è sviluppato in questi ultimi cinquant’anni, occupando quasi totalmente l’ex zona agricola.
Il nucleo più antico è cresciuto intorno al Santuario di N.S. di Pia posto
allo sbocco della valle da cui prende nome. Della chiesa abbaziale si hanno
notizie in documenti del 1178, come cappella legata all’abate di S. Quintino di
Spigno. Nel 1477 il marchese Biagio Galeotto del Carretto vi promosse
l’insediamento dei monaci Benedettini Olivetani, che eressero nel Cinquecento
il convento iniziando la costruzione di un primo chiostro, terminato solo nel
1921. Il secondo chiostro venne realizzato tra il 1921 e il 1944.
L’attuale chiesa a navata unica, radicale rifacimento del 1724-29 compiuto da
G.Veneziano, presenta una facciata di sobrio gusto rococò. Della precedente
fabbrica avanzano alcuni archi a sesto acuto ed il campanile (XIII sec.) di
transizione tra romanico e gotico ; esso presenta sette piani di bifore, con
colonnine e capitelli in pietra del Finale. Si tratta di uno dei più
significati esempi di campanili del XIII secolo in Liguria.
Il monastero custodisce la veneratissima tavola della Vergine con il Bambino,
opera di Nicolò da Voltri (XIV – XV sec.) : quest’opera è visibile sull’altare
in marmo policromo donato nel 1728 dai conti Prasca.
Altre opere d’arte risalgono all’inizio del Cinquecento: splendidi i tre gruppi
in terracotta della scuola dei Della Robbia (la Pietà, la Vergine allattante
col Bambino, la Vergine col Bambino e S. Giovanni Battista).
Alcune opere lignee, risalenti alla prima metà del Quattrocento, vennero
realizzate da fra Antonio da Venezia, celebre intagliatore del legno.
Dal 1905 il monastero è retto dai monaci sublacensi.
Lungo Via Calvisio prospettano alcuni palazzi del XVII sec., tra i quali la
villa Buraggi.
La frazione di Calvisio
è localmente nota come “ Lacremô” ; essa si sviluppa per la maggior parte sul
lato destro della valle. La parte antica si trova a 130 mt slm. L’ex
parrocchiale di S. Cipriano (XV secolo) è stata rifatta in età barocca; al
momento è inagibile e oggetto di restauri.
La parte moderna, ubicata lungo il torrente, presenta case rurali e
condominiali, la chiesa dedicata a S. Cipriano (ani ’30 del Novecento) è opera
del finalese Pierpaolo Bonora.
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FONTE: VISITE GUIDATE-ESCURSIONI-TURISMO-SCOLASTICO, “LA NOSTRA LIGURIA”,
Valerio Peluffo Guida turistica:
E’ possibile approfondire la conoscenza dei centri storici di Finalpia, Noli e
Finalborgo e delle antiche borgate che compongono gli abitati di Verezzi e
Varigotti partecipando ad escursioni e visite guidate rivolte a gruppi di
lingua italiana o straniera. L’offerta rivolta al turismo scolastico comprende
numerose attività didattiche, percorsi guidati e laboratori.
PERCORSI GUIDATI ED ESCURSIONI Partecipando alle visite guidate
sarà possibile non solo approfondire la conoscenza dell’ambiente naturale e dei
centri storici descritti in questo libro, ma anche accedere ad ambienti di
particolare interesse. Tra essi: il Teatro Aycardi a Finalborgo, torri,
castelli (Castelfranco, Castel Gavone, Castel San Giovanni a Finale, il
Castello di Noli) chiese dalla storia millenaria (San Paragorio a Noli, San
Lorenzo vecchio a Varigotti, la Pieve del Finale..).
VIAGGI DI ISTRUZIONE PER LE SCUOLE Il territorio e le località
descritte nel volume costituiscono ottime mete per i viaggi di istruzione delle
scuole di ogni ordine e grado, spaziando dall’incontro con i pescatori agli
splendidi castelli, dai percorsi di trekking alle suggestive grotte.
Tra le proposte:
– attività didattiche legate all’ambiente marino (Costruiamo l’acquario
mediterraneo, Alla scoperta dei quattro ambienti marini…)
– percorsi guidati nella vegetazione costiera (Il sentiero dei cinque
sensi…)
– laboratori didattici dedicati alla preistoria presso il Museo
archeologico
– percorsi storici (Una giornata con gli antichi romani, Noli V Repubblica
Marinara…)
– percorsi guidati storico-artistici (Finalborgo, alla ricerca degli animali
nascosti…)