ORCO FEGLINO – ARMA STRAPATENTE – SAN LORENZINO

ITINERARIO: BORAGNI – ARMA STRAPATENTE – SAN LORENZINO 

Percorso in auto (da stazione FF SS di Finale Ligure): si percorre la Strada Statale SS1 (via Aurelia) in direzione Savona per 1,6 Km, fino al bivio (poco prima della galleria) con la Strada Provinciale SP8 (via Calvisio). Si risale per 5 Km lungo le sponde del fiume Sciusa, superando il bivio per la località di Verzi, fino al sopraggiungere del ponte che collega la SP8 alle frazioni di Boragni ed Orco del Comune di Orco Feglino. Si attraversa quindi il ponte svoltando a sinistra e si risale Via Boragni per 1,2 Km (strada stretta) sino a raggiungere lo spiazzo di partenza sito poco oltre l’omonimo abitato medioevale. 

Lunghezza totale del percorso: 8 Km.

Classificazione: percorso di interesse storico e geologico – livello medio.

Durata: 3 ore             Lunghezza: 6 Km             Dislivello: 154 m  

SEGNAVIA: un pallino rosso. 

Sentiero ben segnalato, in netta salita sino alla grotta.
Tratto tutto ombreggiato. 
Dallo spiazzo di via Boragni, tornare indietro di 20 m e prendere la via a destra che diparte dalla curva della strada principale. 
Salire 100 m e continuare diritto al primo bivio, quindi svoltare a sinistra (dopo 50 m) al successivo. Tenersi nuovamente sulla sinistra e, fatta una breve discesa, costeggiare una grande parete rocciosa lunga 30 m. Questa località è molto frequentata dai climber sia per la sua quantità di pareti, sia per le varietà di stili e di difficoltà offerti. L’esposizione ad Est della Bastionata di Boragni, inoltre, ne costituisce la falesia estiva per eccellenza. Tuttavia, essendo un’area protetta (legge provinciale SV) a tutela dei rapaci, essa è interdetta all’arrampicata durante alcuni periodi dell’anno (fare riferimento alla cartellonistica presente sul luogo).
Superata la parete, proseguire la risalita per circa 10 minuti, sino al sopraggiungere di un nuovo bivio seminascosto sulla destra. Prendere la deviazione e risalire la ripida via ben segnata con pallino rosso. 
Dopo circa 300 m di ascesa, si raggiunge l’ingresso dell’Arma Strapatente. 
L’Arma Strapatente è una delle più grandi e scenografiche caverne del Finalese ed è anche monumento nazionale. La grotta è strutturata in un ampio passaggio discendente, ove sono presenti diversi esempi di concrezioni carsiche. 
100 m oltre l’uscita dell’Arma, si trova sulla destra, la “Grotta dei Balconi”, dalla quale è possibile ammirare un bel panorama sulla “Val Nava”. 
Superata la grotta, incomincia un tratto in discesa, circa 300 m, che termina immettendosi in un largo sentiero che collega tra loro le frazioni di Orco e Boragni. 
Finita la discesa, svoltando a sinistra, il sentiero compie un anello che aggira la “Rocca di Nava” e ritorna al punto di partenza; svoltando a destra, invece, inizia la salita verso Orco e San Lorenzino. 

SEGNAVIA: due tacche verticali con triangolo rosso. 

Sentiero segnato, facilmente percorribile, in facile salita fino al bivio per località “Villa”.
Percorrere circa 700 m in salita, in direzione di Orco e San Lorenzino. In alcuni tratti è possibile godere di un magnifico panorama sui colli e le valli circostanti. 
Si giunge quindi ad un bivio, segnato con un cartello informativo: proseguendo dritto (tenendosi sulla destra), si arriva ad Orco; prendendo la discesa sulla sinistra si procede, invece, alla volta di San Lorenzino in direzione Nordovest. 
Finita la discesa prendere la deviazione a destra, ove il sentiero curva ad Ovest ed iniziare una nuova breve salita che porta a località Villa. 

SEGNAVIA: segno orizzontale e due punti, con quadrato rosso. 

Sentiero ben segnato, facilmente percorribile.
Finita la breve salita, svoltando a sinistra, si entra nel caseggiato di località Villa; proseguire per 50 m, svoltare a destra e continuare dritto per 200 m, in direzione Sud. 
Lasciarsi quindi il caseggiato alle proprie spalle e prendere il bivio sulla sinistra, che ci porterà all’interno del “Parco archeologico di San Lorenzino”. 
L’area archeologica è collocata su un rilevo, naturalmente protetto da pareti e speroni rocciosi, in posizione strategica per il controllo dell’area circostante. 
Le rovine del castello che una volta vi sorgeva, risalgono al XI secolo. Esso costituiva una delle principali difese del territorio del Marchesato di Finale circondando in vari ripiani la sommità della rocca. 
La prima struttura che si può ammirare, è l’Oratorio: essa è databile al XV secolo ed era una struttura dedita al culto. Conserva la bella volta a crociera al cui centro sorgono ancora i resti di un altarino. Una panca in muratura circonda le pareti interne dell’edificio. 
Continuando la risalita, si costeggia a destra il rudere di un antico fabbricato e si giunge poco oltre alla chiesetta di San Lorenzino, l’elemento più suggestivo del Parco. 
Risalente nella forma attuale al XV secolo, nel corso della storia, essa ha subito diverse fasi costruttive: il portale laterale e quello di facciata risalgono al XII secolo. Il campanile trae la sua origine probabilmente nel XIV secolo. 
Dal piazzale della chiesetta, il sentiero prosegue terminando sulla sommità dell’altura. Qui sono presenti i resti di una grande torre in pietra a base quadrata, avente la funzione, in epoca passata, di vigliare dalla piana di Feglino sino al fondovalle di Cornei. Dalla torre, si può ammirare un magnifico panorama.

Ripercorrere a ritroso il tragitto fatto per tornare allo spiazzo di partenza.

PUOI SCARICARE LA TRACCIA GPS DELL’ITINERARIO QUI:

(Come scaricare tracce GPS).

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